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Trekking in zona Pala Grussa / Punta Duavidda
Partecipanti: Daniela Serreli, Ovidio Atzeni, Alessandro Mandis, Giuseppe Mattana, Diego Vacca + Luca Sgualdini, Marcello e Nunzio (amici di Luca Sgualdini)
Località: Valle di Lanaittu – Oliena
Sentiero: giro nuovo, da “esplorare” in zona Pala Grussa / Punta Duavidda.
Foto: di Luca Sgualdini
Relazione: scritta da Diego Vacca
Appuntamento sabato sera alle 18,30 davanti a Semeraro (Corte del Sole-Sestu). Siamo in otto e sarebbe bello e soprattutto economico riuscire a prendere solo due macchine…..io (Diego) grazie al generoso cofano della Focus SW e soprattutto grazie alle ridotte dotazioni dei miei compagni di viaggio (Luca & C.) concludo subito le operazioni di carico, Ale Mandis invece ci impiega un bel po’ . Alle 19,00 siamo già “lanciati conca a Lanaittu” …talmente lanciati che alle 21 siamo già alla base di Tiscali! Facciamo campo libero! (ffanculo…succeda quel che succeda….) .
Da li in poi posso riassumere cosi:
– Fuoco, salsiccia, salumi, formaggi, carciofini, olive, gorgonzola,casu marzu,casaxedu,verdure , birra, vino, mirto e….fragole con panna e tante risate (a lacrime!).
Prima di mezzanotte…tutti a nanna! Quattro di noi dormono all’aperto e gli altri quattro dormono in quattro tende diverse! Boh!
Passiamo al trek: una figata!!! Un giro veramente bello! Molto vario, con panorami bellissimi e con visita di 4 cuiles di cui 3 splendidi.
Si comincia entrando dentro la gola di Troccos de Corojos, si supera la Grotta di Tiscali (ingresso basso della Voragine) si prosegue oltre, superando anche la confluenza con Badde Doronè . Poco dopo questa (qualche centinaio di m) sulla destra (e quindi sulla sinistra idrografica) si supera un alto sperone roccioso e sempre a destra si nota una evidente grossa cengia che sale in forte pendenza. Questa è molto bella, facilmente raggiungibile ed è quasi tutta “ingrottata” con molte concrezioni e punti di sgocciolamento, con anche qualche pozzetta d’acqua potabile. La si percorre tutta fino alla fine. Per uscire dalla cengia bisogna fare una piccola arrampicata di 5/6 mt abbastanza facile che ci porta sopra “Pala Grussa” . Questa è una porzione del versante EST di “Serra Su Lidone” che guarda a Lanaittu. Poco dopo essere sbucati fuori dalla arrampicatina, si segue….non so cosa…diciamo la logica! Così facendo incontriamo prima due “presettu” (tipiche scorte idriche naturali, che i pastori hanno ricoperto di sassi e tronchi ) e poi il bellissimo ovile di Pala Grussa. Il pinnettu è ancora in ottime condizioni ed utilizzabile. C’è anche un secondo pinnettu “Pala Grussa” molto bello, ma in stato di abbandono.
Si prosegue in direzione NORD-OVEST per raggiungere la cresta di Serra Su Lidone. La raggiungiamo abbastanza agevolmente; non c’è sentiero ma la vegetazione è rada “al punto giusto” per non creare problemi di “intuppamento”. Appena in cresta comincia il panorama….minchia che figata! Qui ci sono stato almeno altre 4 o 5 volte ma è sempre come la prima volta! Bellissimo!
Dimenticavo un dato importante! Dalle macchine alle creste di Serra Su Lidone abbiamo risalito circa 600 m di dislivello.
Ora si prosegue sulla cresta in direzione NORD fino a raggiungere Punta Duavidda. Saliamo in cima….se dalle creste il panorama era bello, figuratevi cosa è da qui! Siamo a 850 m di quota, praticamente affacciati su Badde Pentumas con a NORD Sovana e il Cusidore, A Ovest Il Corrasi, a EST Lanaittu e a SUD Campu Donianicoro e Monte Oddeu. In cima arriviamo verso le 13 e 30 a ora di pranzo! …. anche in pieno trek non ci smentiamo…sotto un sole “totale” consumiamo qualche migliaio di K.cal. a testa!
Dopo il “riposino pomeridiano” decidiamo di scendere e prendere la via del ritorno. Dall’alto cerchiamo di capire quale sia la migliore traccia per scendere verso Lanaittu e decidiamo la direzione da prendere: dalla base di Punta Duavidda si va a EST, in direzione di altri ovili segnati in carta. Ben presto gli omini di pietra si mostrano a noi a decine…c’è solo l’imbarazzo della scelta! Siamo circondati! Seguiamo quelli più simpatici e così facendo raggiungiamo prima Cuile Sa Picca e poi Cuile Pala de Tinzosos. Il primo è molto bello ma semi abbandonato, mentre il secondo è perfetto ed utilizzabile. Sono molto belle in entrambe i casi le strutture dei recinti delle capre e le “cumbulas” per i maiali. A Pala de Tinzosos ci concediamo un’altra sosta con degustazione di “tipici vini abbandonati in cuile” . Da qui il sentiero è roba da tacchi a spillo! scalini, lastroni ben sistemati, corrimano in ginepro…bello! In 10 minuti siamo alla grotta di Elighes Artas. Che si fa? Si entra!! Giuseppe tira fuori 15 m di corda, io tiro fuori 2 moschettoni e via….. in libera con sicura. Per la verità entrano solo in 4 (Giuseppe, Luca, Daniela e Marcello) mentre Nunzio ci prova 2 volte ma alla fine desiste. Giusto un quarto d’ora e poi tutti fuori. Ok; si scende alle macchine che ora mai sono molto vicine.
Le raggiungiamo vero le 17.
E’ l’ora delle birre fresche!
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