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Grande Grande Grande VPF
"1° GRANDE Esplorazione
2° GRANDE Squadra di supporto
3° GRANDE Sforzo fisico da parte di tutti
"In verità non sapevo come iniziare a descrivere l’ emozione che si prova quando ci sono belle scoperte come questa. Ma la definizione più adatta penso sia quella del titolo..
Anche questa esplorazione a dato i suoi frutti. I ragazzi dell’ ASPROS, dopo molte settimane dedicate alla riapertura di “ S’ Orale su Mudrecu ”, sia per il riarmo, la bonifica dei punti più stretti, e del successivo allestimento del campo, ( coinvolgendo persone di vari gruppi speleo ). Questo scorso fine settimana all’ appello richiesto da Vitto & C, eravamo in 12: Carla Corongiu, Laura Sanna, Giacomo Melis, Massimo Ghiani, Vittorio Crobu, Luciano Testone, Sergio Firinu, Roberto Masia, Pierpaolo Porcu, Francesco Sauro, Andrea….., ed il sottoscritto. Devo aggiungere che per il trasporto dei materiali subacquei, a mio parere, con tre speleo in più, sarebbe stato meglio, ma non essendo presenti, ci siamo dovuti dividere il materiale in eccesso, nello zaino di ciascuno di noi.
Combattendo con le asperità che man mano la grotta ci faceva trovare, dopo molte ore, siamo riusciti ad arrivare al sifone. Tutti collaborano ad assemblare le attrezzature subacquee, dove vedono Vittorio in una veste nuova, da anni sempre impegnato come speleoscerpa, ora dopo una unica prova fatta alcune settimane or sono a Sa Oche, ha fatto il “ battesimo ” come speleosub
proprio nella sua grotta dove tanto lui a lavorato.
Siamo pronti all’immersione intorno alle 18 di sabato, classico rito propiziatorio con le donne presenti, e si và. Per maggior sicurezza teniamo il neo speleosub tra me, che sono avanti col sagolatore, e Pierpaolo dietro per il rilievo.
Il sifone già esplorato l’ anno scorso e di una lunghezza di 30 mt, e 4 mt di profondità max.
Procede tutto come copione, ed il Crobu lo percorre senza alcuna difficoltà.
Ora si tratta di risalire il fiume, ed arrivare, col pesante fardello, al 2° sifone, che si trova a circa 15/20 minuti a monte.
Il sifone che vidi l’anno scorso, e credevo più semplice, in effetti si presenta un po’ più difficoltoso, scendendo a 45° , tra le bombole che sfioravano il soffitto ed il petto che a sua volta toccava il fondo sabbioso. Si raggiungiamo la profondità massima di 9/10 mt e riaffioriamo ad una quarantina di mt. più a monte. La grotta prosegue cosi come l’ avevamo lasciata gallerie alte e l’ acqua come costante, direzione prevalente verso Ovest. Qualche arrampicata, ed un lungo laminatoio, ci fa presagire la fine della nostra esplorazione, ma ci sbagliavamo… Usciamo e troviamo la cosa che ogni speleo nelle sue esplorazioni vorrebbe trovare.. “ una grossa linea di contatto ” che ci indica cha da ora in poi si cammina. Sempre seguendo il conglomerato, e l’acqua sottostante, si sale in una grande sala di crollo, a tratti con belle concrezioni, avanziamo, per centinaia di mt. lasciamo perdere gli arrivi laterali che troviamo nella nostra progressione.
Sforando di parecchio l’ appuntamento con il resto del gruppo, che infreddoliti ci attendono, hai limiti dei nostri accumulatori, ma soprattutto delle nostre forze, a malincuore decidiamo di rientrare, lasciando il nero più profondo di questa nuova galleria, dove l’ago della mia bussola da sempre direzione W ( territorio di Orgosolo ).
Rifacciamo la strada inversa superando i due sifoni, ed all’ uscita aggiorniamo il resto del gruppo per le nuove scoperte, e riprendiamo la via del ritorno al campo. Tutti esausti, avvisiamo, ad una attenzione maggiore, ( una semplice storta ad un piede di uno di noi a quelle profondità, si trasformerebbe in un dramma ), ma arriviamo al campo tutti incolumi, per poi entrare nel proprio sacco a pelo, intorno alle 4,30 del mattino di domenica.
Restano nella sala del vecchio campo alcuni miei zaini. Ma rivedranno la luce nelle prossime settimane.
Ringrazio personalmente a nome di tutti, la “fantastica” squadra che a portato i materiali al sifone, agli speleo che si sono prodigati nelle scorse settimane per portare gli zaini dei materiali sino al campo, Marco Marrosu, Jose Aneris, Tore Buschettu, Carla Meli, Andrea Vidili, Simone Carta,
Antonello Cossu per gli aggiornamenti meteorologici, gli altri che ora purtroppo ora non ricordo i nomi ( perdonatemi), e a tutti quelli che ci hanno dato incoraggiamento, anche se solo morale.
Noi non siamo tosti come i Francesi o i Cecoslovacchi che spesso vengono ad esplorare i Nostri sottosuoli, ma o notato che nel nostro DNA di Sardi oltre alla “testardagine” che è nota in tutta Italia, vi è la caparbietà, e la volontà di raggiungere un obbiettivo, anche se a parere di molti in alcuni di noi spesso rasenta la follia.
Un caro saluto a tutti"
Marcello Moi – CSAD Vittorio Mazzella – Dorgali
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"Ah Marcè contornata bene la notizia anche io non sapevo come iniziare questa storia, aspetto qualcosa anche da Pierpaolo dai scriviiiiiii . Questa volta ho superato la soglia che posso documentare come fenomeno VPF o collettore, sonno, fame e sete. Inizio a pagare la dose di energie bruciate in così poche ore, il risulatato è che si riesce a ristabilire l'equilibrio in qualche giorno e aumenta vertiginosamente pure il metabolismo, mangi, mangi e consumi come se fossi ancora in grotta. Ho ancora il ricordo del campo interno, pieno come non ricordo di averlo mai visto. Sono felice di aver sentito mobilitarsi tanti speleo per questa grotta a cui sono affezionato perchè sono cresciuto con lei ma il risultato ottenuto e che si otterrà è tutto della squadra, Aspros questa volta è stata una minoranza è questo mi fà piacere davvero, spero di trovare ancora questo clima, anche se qualcuno la eviterà per sempre ah ah, altri hanno compreso che tipo di impegno implica il VPF e forse si sono innamorati come noi, ma la speleologia sarda cresce e si è visto questo fine settimana là sotto. L'altra considerazione da non dimenticare è il numero di speleosub, ben tre persone con un volume e peso di attrezzature che compone l'aspetto più evidente dell impegno di tutti sia chi è stato laggiù, sia quello di chi ha portato dentro e ritirato poi dal campo interno a -300 tutta questa roba, non avrei mai pensato si potesse ottenere un simile risultato iuhuuuu, grazie alla determinazione delle persone impegnate di cui marcello ha già fatto i nomi . Gurdavo sardegna 3D e manca ancora tanto per capire dove puntano queste nuove gallerie ma si risale seguendo il contatto, forse siamo sotto la zona di Sa Pira?? A tratti il fiume ha eroso metri di conglomerati quarzosi bianchissimi formando pure stupende marmitte e scivoli su questa litologia, cosa che non avevo ancora incontrato sotto il Supramonte. La direzione preferenziale pare essere ovest o sud ovest, insomma l'acqua deve arrivare da una estesa zona di contatto che è ad ovest, quindi il supramonte di Orgosolo ma le sorprese sono in agguato sempre mmmh! Abbiamo pure avuto la pazza idea insieme ai carissimi Francesco Sauro e Andrea Pasqualini di portar faretti e due videocamere per documentare dove si poteva… il risultato pare fantastico, visto che in quelle condizioni è quasi assurdo pensare a delle attrezzature del genere. Tralaltro ho portato con me una videocamera e lo scafandro di Pierpaolo nei sifoni ma purtroppo la scarsità di luce non ha reso che piccolissimi momenti dell'immersione, insomma un esplorazione pensata all'altezza dell'occasione. Oltre ai Sardi di ogni parte dell'isola, Andrea e Francesco e hanno potuto partecipare e si è stretto un legame così forte che solo in queste occasioni può nascere! Parlavo della Suspence nella prima mail… in due occasioni abbiamo temuto, la prima quando quel pazzo di Luciano è sfrecciato nei primi sifoni saltando tutte le vedette dislocate nelle bolle d'aria sia io che Carla lo abbiamo intravvisto passare senza stop, la paura è che non prendesse una direzione sbagliata e non avrebbe trovato uscita… Luciano ci hai fatto rizzare i capelli aaaaah!! Poi negli ultimi laghi Andrea si è sentito affondare cercando a tutti i costi di tenere il sacco, una lotta a cui hanno assistito alcuni della squadra senza poter far nulla, un gran spavento e poi la ricerca del materiale andato giù che ha impegnato Pierpaolo e Marcello, dopo un bel pò di tempo e spreco di aria preziosa nelle bombole ma si è chiusa bene anche questa parentesi tutta dal vivo uffff!! Di contro possiamo ricordare Giacomo che si è procurato addirittura dei braccioli per superare i laghi, visto che non ha grande confidenza con l'acqua ih ih… Poi la cena al rientro con carne, pasta alla bottarga di Cabras preparata da Pierpaolo poi minestre, tortellini, salsiccie, formaggi…una tavola imbandita e prelibata gnam gnam. Insomma la prossima settimana Aspros sarà ancora lì a terminare rilievi, documentare con foto e video… chi vuol partecipare si faccia avanti c'è davvero poco tempo questa estate, non andate al mare c'è la grottaaaaaaaaa"
Vitto
Categoria: Primo Piano