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Jo De Waele: riepilogo uscite 2003
RELAZIONI D’USCITA DI JO DE WAELE, ANNO 2003
Venerdì 3 Lunedì 6 Gennaio 2003
Jo De Waele, Lucio Mereu, Sandro Sulis (da venerdì)
Ovidio Atzeni, Lorella Nettuno, Ermanno Pusceddu, Stefano Lallai e Luca Sgualdini (da sabato)
In tre arriviamo di venerdì notte. Soffia forte il maestrale e desistiamo ad accendere il fuoco. Dopo aver mangiato qualcosa di pronto ci mettiamo a letto presto.
Sabato mattina, verso le 9:30, ci svegliamo dopo una notte un po’ ventosa, e dopo una bella colazione ci avviamo verso la grotta di Ludusalbus, sotto Punta Turusele, per rilevare. In otto ore di grotta riusciamo a finire di rilevare i pezzetti mancanti. Adesso non ci rimane altro che aspettare la stesura del rilievo (compito di Lucio) e capirci qualcosa di più, oltre che continuare il lavoro di disostruzione iniziato dai francesi in estate. Fuori il vento è ancora forte, ma al campo ci aspettano Stefano e Luca con un bel fuoco acceso. Nella notte si mette a piovere un po’ e il gelido ci fa andare a letto presto.
Domenica mattina, verso le 8:00, il campo lentamente si sveglia. Una bella combriccola si accinge a visitare la grotta Luigi Donini (Pierluigi Melis, Claudio Cerusico ecc.), un’altra squadra andrà a Biddunie (Roberto Mura, Pietro Masala, Luigi Setzu e Giuliano), mentre noi (vedi sopra) andremo a Lovettecannas per visitare e rilevare qualche ramo verso la fine della grotta. In meno di due ore di progressione, con le lamentele in crescita (soprattutto di Ermanno) arriviamo nel fiume nella frana e, dopo aver mangiato un boccone, ci mettiamo a rilevare due rametti lasciati in sospeso da ormai un anno e mezzo. Stefano, Ermanno e Lorella iniziano ad uscire mentre il resto finisce di rilevare. Appena finito di rilevare incontriamo due olianesi in visita che si sono spinti fino nella frana (!!) mentre, sulla via del ritorno, a "piedi nudi" troviamo Roberto Loru e Sergio Firino del GSSassarese scattando foto (scalzi, come da regolamento). Mentre Ovidio, Lucio, Sandro e Luca continuano verso l’uscita, Jo accompagna i sassaresi per fare fotografie. Usciremo tutti prima delle 19:00. Fuori c’è ancora vento, ma il fuoco è acceso e, un po’ in attesa dei Doniniani, mangeremo soltanto verso le 21:00. Ermanno nel frattempo è collassato e russa come un bulgaro vodkadiato. Visto il brutto tempo Luca e Stefano partono per Cagliari mentre pian piano gli altri si mettono a nanna. Alla fine Ermanno, svegliatosi, rimarrà ad aspettare i Doniniani che arriveranno verso le 3:00 di notte (i primi) e, malgrado la stanchezza, si coricheranno verso l’alba, in una notte finalmente diventata calma.
Lunedì ci svegliamo tutti nella nebbia con una pioggia che non accenna a diminuire. Con queste condizioni atmosferiche pian piano il campo si svuota e tutti ci avviamo verso Cagliari, concludendo un fine settimana comunque positivo.
Jo De Waele, Lucio Mereu, Sandro Sulis (da venerdì)
Ovidio Atzeni, Lorella Nettuno, Ermanno Pusceddu, Stefano Lallai e Luca Sgualdini (da sabato)
In tre arriviamo di venerdì notte. Soffia forte il maestrale e desistiamo ad accendere il fuoco. Dopo aver mangiato qualcosa di pronto ci mettiamo a letto presto.
Sabato mattina, verso le 9:30, ci svegliamo dopo una notte un po’ ventosa, e dopo una bella colazione ci avviamo verso la grotta di Ludusalbus, sotto Punta Turusele, per rilevare. In otto ore di grotta riusciamo a finire di rilevare i pezzetti mancanti. Adesso non ci rimane altro che aspettare la stesura del rilievo (compito di Lucio) e capirci qualcosa di più, oltre che continuare il lavoro di disostruzione iniziato dai francesi in estate. Fuori il vento è ancora forte, ma al campo ci aspettano Stefano e Luca con un bel fuoco acceso. Nella notte si mette a piovere un po’ e il gelido ci fa andare a letto presto.
Domenica mattina, verso le 8:00, il campo lentamente si sveglia. Una bella combriccola si accinge a visitare la grotta Luigi Donini (Pierluigi Melis, Claudio Cerusico ecc.), un’altra squadra andrà a Biddunie (Roberto Mura, Pietro Masala, Luigi Setzu e Giuliano), mentre noi (vedi sopra) andremo a Lovettecannas per visitare e rilevare qualche ramo verso la fine della grotta. In meno di due ore di progressione, con le lamentele in crescita (soprattutto di Ermanno) arriviamo nel fiume nella frana e, dopo aver mangiato un boccone, ci mettiamo a rilevare due rametti lasciati in sospeso da ormai un anno e mezzo. Stefano, Ermanno e Lorella iniziano ad uscire mentre il resto finisce di rilevare. Appena finito di rilevare incontriamo due olianesi in visita che si sono spinti fino nella frana (!!) mentre, sulla via del ritorno, a "piedi nudi" troviamo Roberto Loru e Sergio Firino del GSSassarese scattando foto (scalzi, come da regolamento). Mentre Ovidio, Lucio, Sandro e Luca continuano verso l’uscita, Jo accompagna i sassaresi per fare fotografie. Usciremo tutti prima delle 19:00. Fuori c’è ancora vento, ma il fuoco è acceso e, un po’ in attesa dei Doniniani, mangeremo soltanto verso le 21:00. Ermanno nel frattempo è collassato e russa come un bulgaro vodkadiato. Visto il brutto tempo Luca e Stefano partono per Cagliari mentre pian piano gli altri si mettono a nanna. Alla fine Ermanno, svegliatosi, rimarrà ad aspettare i Doniniani che arriveranno verso le 3:00 di notte (i primi) e, malgrado la stanchezza, si coricheranno verso l’alba, in una notte finalmente diventata calma.
Lunedì ci svegliamo tutti nella nebbia con una pioggia che non accenna a diminuire. Con queste condizioni atmosferiche pian piano il campo si svuota e tutti ci avviamo verso Cagliari, concludendo un fine settimana comunque positivo.
Domenica 16 Febbraio 2003
Jo De Waele, Francesco Murgia, Leo Fancello, Angelo Naseddu
Grotta di Taquisara – Gairo
Sopralluogo alla grotta di Taquisara per lo studio di monitoraggio ambientale e piazzamento di tre sensori microclimatici di temperatura. Visita di tutta la cavità con osservazioni geomorfologiche e geologico-tecniche.
Jo De Waele, Francesco Murgia, Leo Fancello, Angelo Naseddu
Grotta di Taquisara – Gairo
Sopralluogo alla grotta di Taquisara per lo studio di monitoraggio ambientale e piazzamento di tre sensori microclimatici di temperatura. Visita di tutta la cavità con osservazioni geomorfologiche e geologico-tecniche.
Sabato 8 Domenica 9 Marzo 2003
Jo De Waele, Lucio Mereu + Speleo Club Oliena
Sabato: Grotta di Tiscali – Oliena
Domenica: Voragine Biseddu – Oliena
Sabato visita alla Grotta di Tiscali con lo Speleo Club Oliena e con Francesco Sanna, geologo di Nuoro e socio del Gruppo Grotte Nuorese. La grotta ha uno sviluppo attuale di 1300 metri grazie alla scoperta di un ramo nuovo che dal fondo della diramazione Sud si sviluppa in direzione Sudest per diverse centinaia di metri. Il cunicolo d’accesso alla grotta, che si apre nella gola Troccos de Corojos, è stato allargato alcuni anni fa tramite uno scavo sul fondo per consentire di arrivare abbastanza agevolmente nella grotta stessa, oggi oggetto di visite turistiche soprattutto da parte di scolaresche. La visita aveva lo scopo di descrivere la grotta dal punto di vista geologico, anche in vista di una prossima pubblicazione.
Domenica visita alla voragine Biseddu, il cui ingresso piccolo è visibile a destra della strada a poche decine di metri dall’impianto di sollevamento della sorgente di Su Gologone, nei pressi della fontana recentemente allestita sul bordo strada. Si tratta di un pozzo impostato su alcune fratture, che scende 62 metri e che è caratterizzato da una forte corrente d’aria in uscita. Presenza di molti resti di Prolagus, mentre sul fondo si notano abbondanti depositi di sabbia che testimoniano periodici allagamenti anche in tempi recenti.
Jo De Waele, Lucio Mereu + Speleo Club Oliena
Sabato: Grotta di Tiscali – Oliena
Domenica: Voragine Biseddu – Oliena
Sabato visita alla Grotta di Tiscali con lo Speleo Club Oliena e con Francesco Sanna, geologo di Nuoro e socio del Gruppo Grotte Nuorese. La grotta ha uno sviluppo attuale di 1300 metri grazie alla scoperta di un ramo nuovo che dal fondo della diramazione Sud si sviluppa in direzione Sudest per diverse centinaia di metri. Il cunicolo d’accesso alla grotta, che si apre nella gola Troccos de Corojos, è stato allargato alcuni anni fa tramite uno scavo sul fondo per consentire di arrivare abbastanza agevolmente nella grotta stessa, oggi oggetto di visite turistiche soprattutto da parte di scolaresche. La visita aveva lo scopo di descrivere la grotta dal punto di vista geologico, anche in vista di una prossima pubblicazione.
Domenica visita alla voragine Biseddu, il cui ingresso piccolo è visibile a destra della strada a poche decine di metri dall’impianto di sollevamento della sorgente di Su Gologone, nei pressi della fontana recentemente allestita sul bordo strada. Si tratta di un pozzo impostato su alcune fratture, che scende 62 metri e che è caratterizzato da una forte corrente d’aria in uscita. Presenza di molti resti di Prolagus, mentre sul fondo si notano abbondanti depositi di sabbia che testimoniano periodici allagamenti anche in tempi recenti.
Sabato 22 Domenica 23 Marzo 2003
Sabato: Jo De Waele, Sandro Sulis, Salvatore Cabras, Sa Rutta ‘e s’Edera (Urzulei)
Domenica: Jo De Waele, Sandro Sulis, Vittorio Crobu, Patrizia Soro, Carla Corongiu, Riccardo De Lucca, Massimo Farris, Gianluca Melis e Silvia, Iscra Olidanesa (Urzulei).
Sabato entriamo a Sa Rutta ‘e s’Edera raggiungendo in breve tempo la Grande Marmitta dove si butta una fragorosa cascata (Il fiume di s’Iscra Olidanesa si inghiotte qualche centinaio di metri dopo l’ingresso dell’Edera). Continuiamo per altri cento metri circa fermandoci alla prima rapida da dove non bagnarsi diventa un po’ arduo. Da qui torniamo sui nostri passi fino all’ingresso facendo la nuova poligonale per una lunghezza di 350 metri circa ed un dislivello di 107. Usciamo all’imbrunire (le 18:30 circa) e ritroviamo gli amici ancora alle prese con uno scavo di un nuovo inghiottitoio nel letto dell’Iscra. Dopo un po’ accendiamo il fuoco e facciamo la "cena sociale". Di notte scende il ghiaccio ma dormiamo comunque abbastanza bene.
Domenica ci uniamo al gruppo delle talpe lavorando in due inghiottitoi con più o meno apprezzabili risultati. Rimane ancora molto lavoro da fare, ma le abbiamo dato almeno una piccola mano.
Sabato: Jo De Waele, Sandro Sulis, Salvatore Cabras, Sa Rutta ‘e s’Edera (Urzulei)
Domenica: Jo De Waele, Sandro Sulis, Vittorio Crobu, Patrizia Soro, Carla Corongiu, Riccardo De Lucca, Massimo Farris, Gianluca Melis e Silvia, Iscra Olidanesa (Urzulei).
Sabato entriamo a Sa Rutta ‘e s’Edera raggiungendo in breve tempo la Grande Marmitta dove si butta una fragorosa cascata (Il fiume di s’Iscra Olidanesa si inghiotte qualche centinaio di metri dopo l’ingresso dell’Edera). Continuiamo per altri cento metri circa fermandoci alla prima rapida da dove non bagnarsi diventa un po’ arduo. Da qui torniamo sui nostri passi fino all’ingresso facendo la nuova poligonale per una lunghezza di 350 metri circa ed un dislivello di 107. Usciamo all’imbrunire (le 18:30 circa) e ritroviamo gli amici ancora alle prese con uno scavo di un nuovo inghiottitoio nel letto dell’Iscra. Dopo un po’ accendiamo il fuoco e facciamo la "cena sociale". Di notte scende il ghiaccio ma dormiamo comunque abbastanza bene.
Domenica ci uniamo al gruppo delle talpe lavorando in due inghiottitoi con più o meno apprezzabili risultati. Rimane ancora molto lavoro da fare, ma le abbiamo dato almeno una piccola mano.
Venerdì 28 Domenica 30 Marzo 2003
Sabato: Jo De Waele, Lucio Mereu, Riccardo De Lucca, Carla Corongiu, Alberto Muntoni, Carlo Onnis, Silvia, Marcello Moi: Grotta di Lovettecannas (Baunei)
Domenica: Jo De Waele, Lucio Mereu, Riccardo De Lucca, Carla Corongiu, Alberto Muntoni, Carlo Onnis, Silvia,Roberto Loru, Pietro Manca, Sergio Firinu, Alessio Sale, Mauro Mucedda, Pietro Deliperi, Grotta di Su Canale Superiore (Baunei) e ingresso nuovo sopra il recinto Murgolavò.
Venerdì notte arriviamo (Lucio ed io) per primi, montiamo la tenda e arrostiamo qualcosa finendo la cena sotto la pioggia. Più tardi (verso le 2:00 di notte) arrivano Riccardo, Carla e Silvia.
Sabato si entra (tranne Carlo), malgrado la pioggia, a Lovettecannas, armati di tutto punto, pronti a segnare la strada nella frana terminale e di esplorare ogni possibile pertugio. Alla strettoia del 15 agosto, invece, l’abbondante acqua ci fa desistere ed usciamo fradici e delusi. Abbiamo comunque segnato con nastro rosso-bianco la strada.
Una volta fuori, dopo che Marcello ci ha lasciato, aiutiamo Carlo ad allargare l’ingresso fino a notte inoltrato. Nel frattempo arrivano i Sassaresi Roberto, Pietro, Sergio e Alessio. Per fortuna la pioggia cessa di cadere e possiamo arrostire un po’ di carne e goderci la compagnia gradevole.
Domenica, dopo che ci hanno raggiunto anche Mauro ed atri due Sassaresi, visto il tempo ed il rischio di ulteriore pioggia, si decide di visitare la Canale superiore, mentre Carlo, Riccardo, Alberto e Lucio continuano il lavoro nell’ingresso da allargare. A Su canale superiore visitiamo tutto, Mauro scatta un bel po’ di fotografie, e con Sergio (Roberto non passa) andiamo a dare un’occhiata al collettore finale. Usciamo tutti verso le 16:00, visitiamo tutti gli inghiottitoi attivi, poi torniamo a vedere i risultati di un giorno di scavo fatto dal gruppo "guidato" da Carlo. Qui sembra che hanno proseguito bene, ma rimane ancora un po’ di roba da allargare. Il tempo rimane accettabile e abbiamo la possibilità di cenare bene prima di tornare a Cagliari, tutto sommato abbastanza soddisfatti.
Sabato: Jo De Waele, Lucio Mereu, Riccardo De Lucca, Carla Corongiu, Alberto Muntoni, Carlo Onnis, Silvia, Marcello Moi: Grotta di Lovettecannas (Baunei)
Domenica: Jo De Waele, Lucio Mereu, Riccardo De Lucca, Carla Corongiu, Alberto Muntoni, Carlo Onnis, Silvia,Roberto Loru, Pietro Manca, Sergio Firinu, Alessio Sale, Mauro Mucedda, Pietro Deliperi, Grotta di Su Canale Superiore (Baunei) e ingresso nuovo sopra il recinto Murgolavò.
Venerdì notte arriviamo (Lucio ed io) per primi, montiamo la tenda e arrostiamo qualcosa finendo la cena sotto la pioggia. Più tardi (verso le 2:00 di notte) arrivano Riccardo, Carla e Silvia.
Sabato si entra (tranne Carlo), malgrado la pioggia, a Lovettecannas, armati di tutto punto, pronti a segnare la strada nella frana terminale e di esplorare ogni possibile pertugio. Alla strettoia del 15 agosto, invece, l’abbondante acqua ci fa desistere ed usciamo fradici e delusi. Abbiamo comunque segnato con nastro rosso-bianco la strada.
Una volta fuori, dopo che Marcello ci ha lasciato, aiutiamo Carlo ad allargare l’ingresso fino a notte inoltrato. Nel frattempo arrivano i Sassaresi Roberto, Pietro, Sergio e Alessio. Per fortuna la pioggia cessa di cadere e possiamo arrostire un po’ di carne e goderci la compagnia gradevole.
Domenica, dopo che ci hanno raggiunto anche Mauro ed atri due Sassaresi, visto il tempo ed il rischio di ulteriore pioggia, si decide di visitare la Canale superiore, mentre Carlo, Riccardo, Alberto e Lucio continuano il lavoro nell’ingresso da allargare. A Su canale superiore visitiamo tutto, Mauro scatta un bel po’ di fotografie, e con Sergio (Roberto non passa) andiamo a dare un’occhiata al collettore finale. Usciamo tutti verso le 16:00, visitiamo tutti gli inghiottitoi attivi, poi torniamo a vedere i risultati di un giorno di scavo fatto dal gruppo "guidato" da Carlo. Qui sembra che hanno proseguito bene, ma rimane ancora un po’ di roba da allargare. Il tempo rimane accettabile e abbiamo la possibilità di cenare bene prima di tornare a Cagliari, tutto sommato abbastanza soddisfatti.
Categoria: Attività, Speleologia