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Nuovi fronti eplorativi speleo-subacquei alla grotta di M. Aunei (Imene)

Agosto 29th, 2012 | Aggiungi un commento

Ciao a tutti.

Sabato 25 agosto c.m., nel programma esplorativo del G.S.A.G.S., riguardante la promettente cavità (M. Aunei, conosciuta “Imene”), fra le tante possibilità che si stanno portando avanti, si è tentato il superamento del sifone terminale situato a quota – 260 della grotta stessa.

Hanno partecipato all’operazione due sub, Diego Vacca e Lucio Mereu, e una squadra di sei cazzutissimi speleo di supporto: (ordine alfabetico) Filippo Aresu, Gigi Buttu, Giuseppe Mattana, Riele Mereu, Roberto Frau e Sandro Tuveri.

Già due anni fa, Lucio M., ne aveva iniziato l’esplorazione ma, avendo raggiunto la profondità di dodici metri, non prevista per quello che si credeva un piccolo sifoncino, le bombole da 4 litri, si sono dimostrate palesemente insufficienti per le reali dimensioni dello stesso.

Ora, dopo due anni, Diego e Lucio, ritentano il superamento del sifone con bombole da 7+ 7, sempre affiancati, curati e coccolati, da un’ottima squadra di supporto,

Anche se l’operazione è da ritenersi un successo, neanche stavolta il sifone è stato superato in quanto anche questa attrezzatura si è dimostrata insufficiente per le sue insospettate dimensioni.

Si sono infatti stesi più di 70 m. di sagola, in un’ambiente pittosto difficile, e si è raggiunta la profondità di -24 m.

La galleria va in forte pendenza con un’altezza di circa due metri e una larghezza di 4 m. e oltre., anche se, nella parte iniziale, le bombole raschiavano ben bene il soffito, davvero molto basso.

Si è raggiunti un punto che sembra scendere ancora alcuni metri (forse potrebbe raggiungere comunque anche i -30 m.), ma che sembra essere il culmine del sifone, da cui “potrebbe” iniziare la risalita.

Si è rientrati per raggiunti limiti del “terzo”.

La prossima tornata esplorativa, dovrebe prevedere le più capienti 10 + 10. e la valutazione di un’immersione che potrbbe cominciare a raggiungere profondità importanti.

E’ stato un bel sogno, nostro e del G.S.A.G.S., ma anche di tutti gli speleologi, di tutti i gruppi, sub e no, che vivono tutte le esplorazioni con l’emozione sempre nuova per nuovi traguardi da raggiungere.