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Primo Maggio 2006
ATTIVITA’: poca ma buona
DATA: 01 MAGGIO 2006
COMUNE: Domusnovas
LOCALITA’: Monte Cabras (gara di rimbalzi), Punta Pilocca (caccia all’isolatore e Pranzo), Punta S’Arcu de Genn’e Carru (nascondino)
CAVITA’, GOLA O SENTIERO: Voragine di Monte Cabras… in teoria
ORGANIZZATORE DELL’USCITA: Carlo Taccori
PARTECIPANTI E GRUPPI DI APPARTENENZA: Carlo & Sadia, Ermanno & Lisa, Claudio & Valeria, Stefano & Rosy, tutti GSAGS
Primo Maggio 2006, mancano poche ore alla pubblica acclamazione che Cagliari riserverà all’Efisio più amato dell’Isola. Per le strade di Quartucciu e lungo le SS 554 e 130 si incontrano gruppi di quadrupedi resi innominabili dai Lunedì targati "La Pola" montati da addobbati cavalieri, direzione Via Roma de Casteddu.
Alle 8.40 ad Assemini siamo in tre a piangere i fasti del glorioso K2, una volta tempio dello strobo ed oggi monumento al consumismo col suo parcheggio di carrelli SISA. Capiamo perché l’ARST non riesce a rispettare le tabelle orarie delle corse, infatti quella di Claudio – Opel Corsa appunto – è visibile all’orizzonte solo per le 9.30.
Lungo la strada che ci separa da Domusnovas raccogliamo la piccola fragola del campidano salvandola dalla sagra di Arborea. Ai lati delle sterrate di Domusnovas fanno capolino tovaglie a quadri di svariate variazioni cromatiche circondate da autoctoni intenti ad estrarre dai cofani cibi e liquori pronti per allietare la splendida giornata di sole che li aspetta.{mosimage}
Arriviamo alla piccola diga in località Barraxiutta, sotto Monte Crabas, ma una volta scesi dalle macchine si insinua in noi il conflitto interiore: armarci di cordura e ferraglia in direzione della voragine 100 metri sopra di noi o bruciare la nostra pelle sotto il primo vero sole primaverile? 15 minuti di svago saranno fatali, passati ad ammirare le gesta di alcuni atleti nel rimbalzo della pietra sullo specchio d’acqua verde. Infatti si risale in auto in direzione Punta Pilocca alla volta di un sentiero che metta il giusto appetito perché le provviste custodite dalle borse frigo possano trovare giusta consumazione.
Piccola passeggiata quindi lungo una vecchia carrareccia sotto la miniera di Baueddu alla ricerca di isolatori integri da appendere ai travi di fantomatiche dimore di Serramanna e poi tutti ad arrostire un pò il volto sotto sotto il sole cocente e un pò vari esempi di macelleria suina sulla graticola. Non mancano i momenti di socializzazione con i compagni di area attrezzata e relativo scambio (non reciproco) di bottiglie di vino.
Dopo pranzo, si sa, cala la palpebra e prima che sia troppo tardi per risvegliarsi dal torpore riprendiamo le auto salendo oltre i complessi minerari di Tinnì e Arenas fino a grossi ruderi di laverie per il minerale estratto che, come bambini, ci divertiamo ad esplorare indifferenti ai pericoli di crollo, silicosi e tetano.{mosimage}
Chiudiamo quindi la giornata con una sana Ichnusa al Q8 in cui incontriamo con piacere degli amici amanti della belga alla griglia con cui concludiamo il nostro Primo Maggio poco speleo ma molto Spano.
Categoria: Attività, Speleologia