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Via al ticket d’ingresso in Supramonte
Oliena. I turisti che vorranno visitare la valle dovranno rivolgersi alla Gestur Sardegna
L'intero pacchetto Lanaitto sarà gestito da un'unica società
La ditta gestirà gli accessi alle grotte e i vari servizi, compresi quelli di ristoro e ricezione.
Finora nella valle di Lanaitto si sono alternate diverse gestioni scollegate tra loro, rivelatesi proprio per questo fallimentari e incapaci di creare reddito e posti di lavoro. D'ora in poi non sarà più così.
Il cosiddetto pacchetto Lanaitto è stato infatti dato in affidamento, tramite un bando pubblico, ad un'unica società che gestirà in maniera integrata le grotte, l'orto botanico, il villaggio di Carros e le case della vigna. Si tratta della Gestur Sardegna di Oliena, che è già al lavoro per mettere in sicurezza i siti, completare i servizi in modo che la prossima primavera si possa già partire con le visite guidate e il pernottamento nel rifugio montano.
INGRESSO CON TICKET Finito il rodaggio, che durerà all'incirca un anno, l'accesso alla valle sarà vincolato al pagamento di un ticket unico, analogamente a quanto è stato già felicemente sperimentato per le sorgenti di Su Gologone. Nessun turista potrà dunque più avventurarsi da solo nel Supramonte di Oliena, ma soltanto accompagnato dalle guide della società, applicando così un regolamento datato, passato di amministrazione in amministrazione, rimasto sempre sulla carta.
LA CONVENZIONE Il comune di Oliena, proprietario della valle, ha stipulato una convenzione decennale, che stimolerà i tre soci della Gestur Sardegna a fare investimenti duraturi nel tempo. «L'amministrazione ha voluto compiere un cambiamento di rotta radicale proponendo una gestione unica – ha spiegato Mario Fele, assessore comunale all'agricoltura e al turismo – in questo modo non solo gli introiti saranno maggiori, ma anche le spese di gestione saranno ammortizzate». Da parte del comune c'è stato un lavoro preparatorio alla fase di affidamento in gestione. Un anno fa sono stati ultimati i lavori delle due condotte che porteranno l'acqua potabile e quella per uso irriguo nella valle a beneficio dell'orto botanico, che attualmente è in stato di abbandono.
I PROGETTI La società che ha vinto l'appalto avrà il compito di rivitalizzare la flora esistente e trasformare il terreno in un giardino di specie endemiche rare. Esiste anche un progetto di collaborazione con le Università di Cagliari e Sassari, che ora potrebbe trovare attuazione. Per quanto riguarda le case della vigna l'amministrazione ha provveduto a rimetterle a nuovo e a realizzare i servizi igienici con le docce. La Gestur Sardegna le ribattezzerà Il rifugio di Lanaitto , e completerà l'arredamento di quattro camere da letto per accogliere i turisti che vorranno trattenersi qualche giorno in più nella valle. Verrà inoltre allestito un punto ristoro dove verranno preparati pasti veloci. Per quanto riguarda le grotte, il primo passo sarà quello di metterle in sicurezza, per la grotta Corbeddu bisognerà attendere che la Sovrintendenza concluda la campagna di scavi avviata, mentre per quella di Su Benthu , attualmente accessibile solo agli speleologi, è stato presentato un progetto per renderla fruibile ai visitatori, di concerto con tutti gli enti che in qualche maniera hanno giurisdizione su questo anfratto roccioso, a cominciare dal Corpo Forestale e dall'amministrazione comunale.
LA BIGLIETTERIA Nel rifugio di Sa Ohe verrà invece organizzata la biglietteria, passaggio obbligato per la visita a tutte le grotte e al villaggio nuragico di Carros. Le visite guidate arriveranno fino a Tiscali, la cui gestione però ricade nel comune di Dorgali. «Nei prossimi mesi sarà nostra premura segnare tutti i sentieri con i simboli internazionali – precisa Barbara Loi della Gestur Sardegna – saranno collocati anche pannelli didattici naturalistici e archeologici». Secondo una stima fatta dal Corpo forestale nella valle di Lanaitto entrano ogni anno 20 mila persone, ma nella realtà queste cifre andrebbero almeno raddoppiate.
Categoria: Primo Piano